Scopri la magia e il mistero della Spiaggia di Fegina, un angolo di paradiso nascosto tra le Cinque Terre.
Nel cuore delle Cinque Terre, tra scogliere imponenti e villaggi colorati, si nasconde la Spiaggia di Fegina. Questo angolo di paradiso, con la sua sabbia dorata e le acque cristalline, è una meta imperdibile per chiunque visiti la Liguria. Ma oltre alla sua bellezza naturale, la spiaggia nasconde una storia affascinante e misteriosa, legata alla figura imponente del Gigante e alla famiglia Pastine.
Fegina e il Gigante: storia e misteri della spiaggia
All’estremità della spiaggia di Fegina, la statua del Gigante domina il mare delle Cinque Terre. Questa imponente scultura, creata dallo scultore Arrigo Minerbi e dall’ingegnere Levacher nel 1910, fu commissionata dall’avvocato Giovanni Pastine, un monterossino che, dopo aver fatto fortuna in Argentina, era tornato con l’ambizione di diventare senatore del Regno. La statua del Gigante era un simbolo del potere e della ricchezza della famiglia Pastine, con un tridente stretto tra le mani e una terrazza affacciata sul mare delle Cinque Terre.
Tuttavia, la fortuna della famiglia Pastine non durò a lungo. Dopo aver perso le elezioni, la tragedia colpì la famiglia quando la moglie di Pastine diede alla luce un bambino con gravi disturbi fisici e mentali. La sfortuna continuò con la morte prematura dell’avvocato Pastine, e durante la Seconda guerra mondiale, un colpo di artiglieria danneggiò gravemente la statua del Gigante.
L’avvocato Pastine, con la sua grandiosa villa liberty, aveva realizzato un sogno di lusso e opulenza. Tuttavia, non tutti apprezzavano il suo gusto sfarzoso. Eugenio Montale, uno dei più illustri frequentatori di Monterosso, definì la villa “un delirio”, criticando in particolare la copia della Statua della Libertà all’ingresso. La villa, con le sue arcate, terrazze e decorazioni elaborate, era un vero e proprio capolavoro architettonico, ma anche un simbolo di eccesso e ostentazione.
Le attrazioni nelle vicinanze
La Spiaggia di Fegina, con la sua bellezza incontaminata, rappresenta solo l’inizio di un’avventura che si estende ben oltre la sua sabbia dorata. La zona circostante è un tesoro di attrazioni che promettono di arricchire l’esperienza di ogni visitatore.
A breve distanza dalla spiaggia, emerge il Scoglio di Monterosso. Questa formazione rocciosa, che si erge maestosa di fronte al mare, è un simbolo iconico della regione. Molti visitatori si avventurano qui per ammirare la vista panoramica che offre, con il mare che si estende all’orizzonte e i villaggi colorati delle Cinque Terre che fanno da sfondo.
Ma non è solo la natura a dominare la scena. La cultura gastronomica della zona è altrettanto affascinante. I ristoranti e le trattorie locali sono famosi per servire piatti tradizionali liguri, preparati con ingredienti freschi e genuini. La focaccia, croccante fuori e morbida dentro, e il pesce fresco, cotto alla perfezione, sono solo alcune delle delizie che attendono i buongustai.
Per coloro che desiderano immergersi ancora di più nella cultura e nella storia del luogo, ci sono diverse escursioni e tour guidati disponibili. Questi tour offrono l’opportunità di esplorare antichi sentieri, scoprire storie nascoste e ammirare viste mozzafiato sulla costa ligure e sui pittoreschi villaggi che la costellano.
Come arrivare alla spiaggia di Fegina?
- In auto: La Spiaggia di Fegina è facilmente raggiungibile in auto, ma è importante notare che il parcheggio può essere limitato durante l’alta stagione. Si consiglia di arrivare presto o di prenotare un parcheggio in anticipo.
- Con il treno: La stazione F.S. di Monterosso è situata a breve distanza dalla spiaggia, rendendo il treno una delle opzioni più comode per raggiungere Fegina.
- In autobus: Diverse linee di autobus collegano Monterosso con le altre località delle Cinque Terre e con le città vicine.
La Spiaggia di Fegina è una destinazione imperdibile per chi visita le Cinque Terre. Non perdete l’occasione di scoprire questo angolo di paradiso nascosto tra le scogliere liguri.
Foto | © stock.adobe
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Autore: Kevin Bastianiello
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