Il Palazzo dei Papi di Avignone (Palais des Papes) è il palazzo gotico più importante del mondo, nonché il più grande (15.000 m2), e questo lo rende uno dei monumenti più visitati in Francia.
Palazzo dei Papi di Avignone: un po’ di storia
Il Palazzo dei Papi ad Avignone ha una storia molto lunga. Nel 1309, quando Roma viveva un periodo di tumulti e violenze a causa delle lotte tra i Guelfi e i Ghibellini, papa Clemente V spostò la sua corte papale in Francia, per la precisione ad Avignone che all’epoca apparteneva allo Stato Pontificio.
Ma fu sotto papa Benedetto XII che si cominciò a ristrutturare l’ex palazzo episcopale e creò il cosiddetto “Palazzo Vecchio”. Sede di 9 papi, l’ultimo che vi abitò fu Gregorio XI e successivamente il palazzo divenne la sede dei legati pontifici fino a diventare caserma militare nel’800. Divenne aperto al pubblico solo a partire dal XX quando venne restaurato per riportarlo al suo aspetto originale.
Visita al Palazzo dei Papi di Avignone
Il cortile
La visita del Palazzo dei Papi ad Avignone (previa pagamento di un biglietto dal prezzo di 11€) inizia entrando al castello dalla porta dei Santi Pietro e Paolo, dove si può ammirare lo stemma di papa Clemente VI: campo d’argento con banda azzurra e rose rosse.
All’ interno, lungo le pareti e le finestre si possono notare i cambiamenti che interessavano la struttura, in quanto salteranno all’occhio in diversi punti delle finestre murate.
Quelle sono le uniche testimonianze di quando il palazzo papale divenne una caserma. All’interno, infatti, dato che alcuni ambienti sono molto alti, nell’800 vennero modificate in modo tale da ricavare due piani.
All’interno del castello
La prima sala che vi accoglierà è la sala del Concistoro, dove i papi ricevevano i cardinali, gli ambasciatori e i reali e sarà qui che i ritratti dei 9 pontefici vi accoglieranno.
Purtroppo, a causa dei tanti rifacimenti e modifiche, alcune sale sono prive di decorazione mentre le altre vi lasceranno senza fiato! Per esempio, la cappella di San Marziale, situato al primo piano della Tour St. Jean (torre san Giovanni), deve il suo nome al ciclo di affreschi. Creata dall’artista Matteo Giovannetti per volere di Clemente VI tra il 1344 e il 1345, la decorazione narra la vita di San Marziale, il santo patrono di Limonges.
Gli appartamenti privati
Visiterete anche la Camera da letto del Papa, al centro della Tour du Pape (torre del Papa), decorata con una pittura sfarzosa e ricca fatta con rami di vite, uccelli di varie specie e scoiattoli che saltano su rami di quercia.
Oppure la Camera del cervo, nel terzo piano della Tour de la Garde-Robe (torre del guardaroba) con pitture vivaci. È rappresentato il passatempo più importante della nobiltà medievale: la caccia. Viene rappresentata in tutte le sue forme, per esempio con il cane, infatti vediamo un levriero che azzanna un cervo.
Viene rappresentato anche il piscarium (sicuramente presente anche nel palazzo) ossia una vasca con i pesci pescati altrove che venivano poi serviti durante i pasti.
La zona religiosa
Dopo gli appartamenti papali, entrerete nella parte religiosa del castello. Entrerete nella Sacrestia Nord, o sacrestia pontificia, dove potrete ammirare le statue dei papi e di sovrani, come per esempio quella del duca di Borgogna o dell’imperatore Carlo IV. Di quest’ultimo, noterete la particolare sproporzione con la testa più grande rispetto al corpo, questo perché probabilmente era collocata in alto.
Dalla Sacrestia, avrete accesso alla Grande Cappella, il cui ingresso conserva ancora la ricca decorazione trecentesca rappresentante il Giudizio Universale e gli animali fantastici.
Voluta da Clemente VI, purtroppo oggi è priva di decorazione, è una grande sala rettangolare con lo stile architettonico gotico. Durante le cerimonie, vi venivano appesi degli arazzi e dell’altare pontificare è rimasto solo un lastrone di pietra con al centro una cavità che serviva per le reliquie.
La sala della grande udienza
La sala più importante di tutto il palazzo dei Papi di Avignone è senza dubbio la Sala della grande udienza, al piano terra del Palazzo Nuovo. Costruita nel 1345 e alta 11 metri, è divisa in due navate da cinque pilastri; oggi si presenta senza alcuna decorazione.
L’unico punto decorato rimasto si trova sull’arco di una volta della sala dove su un cielo azzurro punteggiato di stelle sono raffigurati venti profeti e personaggi dell’Antico Testamento. La decorazione, la cui datazione è tra il 1352 e il 1353, è a opera di Matteo Giovannetti.
Un grande affresco, purtroppo distrutto nel 1822, rappresentava il Giudizio Universale, diviso in cinque zone era presente una serie di papi, vescovi e religiosi mentre in una delle finestre sono state scoperte tracce di una Crocifissione. Conosciuta anche come Sala delle Grandi Cause, nella navata maggiore si riunivano i 13 giudici ecclesiastici del Tribunale della Sacra Rota.
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