Il lago di Paneveggio è un tesoro nascosto nel cuore delle Dolomiti, ricco di storia, bellezza naturale e opportunità per gli amanti della natura.
Situato nella splendida Val di Fiemme, il lago di Paneveggio è una delle meraviglie naturali del Trentino Alto Adige. Questo lago artificiale, creato negli anni ’50, ha molto da offrire, sia in termini di paesaggio che di attività. Ma quali sono le sue origini e cosa lo rende così speciale?
Storia del lago di Paneveggio
Il lago di Paneveggio, spesso chiamato anche lago di forte Buso, è un gioiello incastonato tra le montagne delle Dolomiti. Ma come è nato questo magnifico specchio d’acqua che oggi ammiriamo?
La sua origine risale agli anni ’50, quando fu costruita una diga in calcestruzzo. Questa diga fu realizzata con l’obiettivo di creare un bacino artificiale per alimentare la centrale idroelettrica di Caoria. Nonostante la sua natura artificiale, il lago si fonde perfettamente con il paesaggio circostante, diventando una parte integrante del Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino. Questo parco è un’area protetta che ospita una varietà di flora e fauna, rendendo il lago un habitat ideale per molte specie.
Il lago è circondato da maestose montagne, tra cui il Dossaccio e le Cime di Bragarolo, che fanno parte della Catena del Lagorai. Queste montagne offrono uno sfondo spettacolare al lago, creando un contrasto tra l’acqua azzurra e le cime rocciose.
Con il passare degli anni, il lago di Paneveggio è diventato una meta turistica popolare, attirando visitatori da tutto il mondo. La sua storia, unita alla sua bellezza naturale, lo rende un luogo unico e affascinante, testimone del connubio tra l’intervento umano e la maestosità della natura.
Escursioni e attività
Il lago di Paneveggio è un punto di partenza ideale per diverse escursioni. Una delle più interessanti è quella che porta alla Val Ceremana, un percorso di circa 3 ore e mezzo lungo il sentiero 337. Questa escursione inizia dalla sponda orientale del lago e segue la strada forestale di Ceremana, offrendo panorami mozzafiato lungo il percorso.
Un’altra escursione popolare è quella che porta al Forte Dossaccio, un percorso di circa un’ora. Questo sentiero offre una vista spettacolare sul lago dall’alto.
Per coloro che preferiscono attività meno impegnative, è possibile fare una passeggiata attorno al lago. Questo percorso, della durata di circa 45 minuti, permette di ammirare il lago da ogni angolazione, apprezzando le sue sfumature di colore e la maestosità delle montagne circostanti.
Per chi è interessato alla fauna locale, il Parco Naturale offre l’opportunità di avvistare cervi e scoiattoli nel loro habitat naturale. E per chi desidera semplicemente rilassarsi, ci sono numerosi tavoli da picnic e prati ampi dove potersi sdraiare e godersi la natura.
Gli appassionati di pesca troveranno il lago di Paneveggio un luogo ideale. Il lago è ricco di diverse specie di pesci, tra cui trote iridea e fario, salmerino alpino e trota mormorata. La stagione di pesca rimane aperta fino al 30 settembre.
È importante notare che il lago si trova all’interno di un Parco Naturale. Pertanto, ci sono alcune regole da seguire per proteggere l’ambiente. È proibito cogliere fiori, frutti del sottobosco, accendere fuochi o disturbare gli animali.
Dove si trova e come arrivare?
Il lago di Paneveggio si trova nella Val di Fiemme in Trentino, nel comune di Predazzo, situato a 1450 metri sul livello del mare. Per raggiungere il lago esistono diversi modi:
- In auto: Il lago di Paneveggio è facilmente raggiungibile in auto. Segui le indicazioni per Predazzo e poi per San Martino di Castrozza passando per il Passo Rolle. Troverai indicazioni chiare per il lago lungo la Strada Statale 50.
- Con il treno: La stazione ferroviaria più vicina è quella di Feltre. Da lì, puoi prendere un autobus per Primiero San Martino di Castrozza e poi proseguire per Paneveggio.
- In autobus: Diverse linee di autobus collegano le principali città del Trentino con Primiero San Martino di Castrozza. Una volta arrivati, puoi prendere un autobus locale per Paneveggio.
Foto | © stock.adobe
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Autore: Kevin Bastianiello
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