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Cascate di San Fele: come arrivare e quali percorsi non perdere

cascate di San Fele
In Italia

Le cascate di San Fele incantano per bellezza e natura: scoprile, raggiungile e vivile con i percorsi migliori.

Tra i boschi silenziosi della Basilicata, spuntano quasi all’improvviso le cascate di San Fele. Non sono famose come altre mete, ma chi ci finisce per caso spesso ne rimane stregato. C’è chi va per fare trekking, chi per scattare foto e chi semplicemente per respirare un po’ di aria buona, lontano dal caos. L’acqua scivola tra le rocce con quella calma che fa stare bene, e tutto intorno è un susseguirsi di scorci che sembrano usciti da un libro illustrato.

Non serve chissà quale attrezzatura o preparazione: basta infilare un paio di scarpe comode, portarsi dietro un po’ di curiosità e lasciarsi guidare dai sentieri. Ma prima di avventurarsi, conviene farsi un’idea su come raggiungerle e quali percorsi scegliere: aiuta a vivere tutto con più leggerezza, senza lo stress di sbagliare strada. In questo modo si evita di girare a vuoto e si può vivere l’esperienza con più relax.

Come arrivare alle cascate di San Fele


Le cascate di San Fele si trovano in provincia di Potenza, alle pendici del Monte Vulture, nel cuore della Basilicata verde. Arrivare alle cascate non è complicato, ma ci sono alcune dritte che possono fare la differenza.

Chi parte in auto da Potenza può seguire la SS658 fino all’uscita di San Fele. Da lì, basta seguire le indicazioni per il centro storico e poi per le “Cascate”. C’è un parcheggio dedicato ai visitatori, da cui partono diversi sentieri segnalati. L’auto resta al sicuro, e da lì inizia l’esplorazione.

Per chi viaggia con mezzi pubblici, invece, la faccenda si complica un po’. La stazione ferroviaria più vicina è Melfi, da cui partono autobus per San Fele. Gli orari non sono sempre comodi, quindi conviene controllare con attenzione prima di partire. Un’alternativa potrebbe essere combinare treno e taxi, soprattutto nei periodi di alta affluenza.


In ogni caso, l’ultimo tratto va fatto a piedi. E non è un male, anzi. L’arrivo a piedi regala già un primo assaggio della natura che circonda queste cascate.

I sentieri più belli da percorrere

Le cascate di San Fele non sono tutte uguali: ce ne sono diverse, ognuna con caratteristiche uniche. Per questo esistono più sentieri, con gradi di difficoltà differenti. L’associazione “U uattenniere”, che si occupa della tutela e valorizzazione del sito, ha creato una rete di percorsi ben segnalati.


Ecco alcuni dei tracciati più apprezzati:

  • Percorso dell’Acquafredda: il più frequentato e accessibile. Porta direttamente alla cascata più celebre, detta “U Uattenniere”. È lungo circa 1,5 km e si percorre in mezz’ora.
  • Sentiero dei Mulini: per chi ha voglia di allungare un po’ il passo, questo tragitto di circa 3 km regala davvero sorprese inaspettate. Vecchi mulini abbandonati, muretti a secco, tracce di un passato che ancora resiste tra muschio e silenzio. Ogni curva offre un nuovo scorcio, e il cellulare va via veloce a forza di scattare foto.
  • Anello delle cascate: c’è chi lo sceglie per fare il pieno di verde e suoni d’acqua. È un giro ad anello, circa 5 km, perfetto per chi non vuole perdersi nemmeno una delle meraviglie della zona. Ci si immerge letteralmente nel bosco, tra salite leggere, discese morbide e quell’aria frizzante che mette fame e buonumore.

Durante il cammino, si attraversano boschi di faggi e castagni, piccoli ponti in legno e tratti scavati nella roccia. L’acqua fa da sottofondo continuo, mentre l’ombra degli alberi accompagna quasi tutto il tragitto. D’estate, non manca chi si concede un tuffo rinfrescante (anche se l’acqua resta sempre piuttosto fredda).


Quando andare e cosa portare con sé

Meglio visitarle in primavera o in autunno, quando il clima è mite e l’acqua scorre abbondante. D’estate, alcune cascate possono ridursi a ruscelli, ma i sentieri restano freschi e ombreggiati. In inverno, invece, l’accesso può essere più difficoltoso per via di ghiaccio e fango.

Per godersi appieno l’esperienza, è consigliato portare con sé:

  • scarpe da trekking o almeno da ginnastica robuste;
  • zaino leggero con acqua, snack e magari un panino;
  • macchina fotografica o smartphone per immortalare i paesaggi;
  • un telo se si ha in mente di fermarsi a fare pic-nic;
  • giacca antivento, perché anche in giornate calde l’aria può essere frizzante.

Non serve attrezzatura da esperti, ma è sempre meglio essere pronti a ogni evenienza. Si crede che l’imprevisto sia parte del fascino dell’escursionismo, e in fondo è proprio così.

Una volta tornati indietro, magari stanchi ma soddisfatti, ci si accorge che l’esperienza è stata più ricca di quanto immaginato. Natura, silenzio, un pizzico di fatica e tanta bellezza gratuita: le cascate di San Fele regalano tutto questo, e anche di più.

Vale la pena tenerle a mente, soprattutto quando si ha voglia di qualcosa di autentico, lontano dalle solite mete affollate.

Foto copertina | © stock.adobe.com


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